Da Campo Imperatore – “Via dei Laghetti/Via Brancadoro” Monte Prena

  • 13-09-2020

Descrizione escursione:

Quest’anno le giornate sembrano non terminare mai e in ogni occasione riusciamo a tirar fuori il meglio di noi stessi, con voglia, passione e grande amicizia. Oggi la nostra avventura ha un sapore misto tra escursionismo e alpinismo, quella situazione che genera un misto tra determinazione e stupore. Fortissimi scenari montuosi al cospetto del Monte Prena Mt. 2561 s.l.m. nella piana di Campo Imperatore, sul versante orientale della catena del Gran Sasso. Imponente, roccioso e osservato dal basso, forse anche complesso. Qui, nei pressi della ex miniera di Bitume abbiamo fissato il nostro punto di inizio, dopo aver percorso con la giusta cautela la sterrata che vi ci arriva. La via che decidiamo di impegnare è una delle tre Vie Alpinistiche che salgono verso il Monte Prena dal versante aquilano. In particolar modo, sia per storicità, che per fascino, ci dirigiamo verso la Via dei Laghetti, tralasciando la Via dei Cieri e la via Brancadoro. Questa via è caratterizzata dai numerosi piccoli bacili d’acqua che si formano, con lo scioglimento delle nevi formando, appunto, dei “Laghetti”. L’itinerario di oggi è un caratteristico e suggestivo anello tra queste pareti rocciose, dove gli affacci spettacolari sul Monte Camicia e sulla piana di Campo Imperatore, rendono ancor più intenso il nostro itinerario. Anche oggi il nostro piccolo gruppo è molto affiatato e a guidare la salita c’è Davide e Stefano con gli altri a seguire e il giovane Alessio che marca fedelmente i nostri passi. L’avvicinamento fino all’attacco della via si snoda sulla valle, aggirando il versante sud/est di cima delle Vetivole (Due Vette, una giornata…Monte Siella & Cima Veticole), entrando nell’inciso della parete tra il Monte Prena e L’Infornace. Superato l’imbocco della via dei Cieri che sale prima all’Infornace e dopo al Prena, continuiamo verso l’attacco da noi scelto. Qui la via è ben segnata e come sempre accade in queste salite, non ci ritroviamo soli, bensì con altri appassionati che hanno pensato alla nostra stessa salita. Il sentiero nei primi tratti è abbastanza agevole e il nostro passo regolare ci permette di non perdere troppo tempo. La particolarità che si apre di fronte a noi è proprio la presenza dei laghetti lungo la salita. Naturalmente siamo a fine estate e la quantità d’acqua è molto bassa. Di certo dopo lo scioglimento delle neve lo spettacolo che possono offrire questi luoghi è di gran lunga più importante. La roccia è di un bianco chiaro e soprattutto molto levigata dal continuo passaggio di scariche di neve e acqua. I tratti della via sono piuttosto agevoli e la difficoltà corrisponde appieno alla scala alpinistica che la identificano. Il grado non va oltre il III e l’esposizione non è elevata, dato che i continui canali ed incisi rendono piuttosto sicura la salita. Poco sotto la vetta la via incrocia l’altra salita che conduce al Prena. La via Brancadoro è una di quelle che salgono da questo versante e dopo aver attraversato il bivio, decidiamo di impegnarla in discesa, dato che la via normale fino a Campo Imperatore è spesso più affollata. Alla fine ci siamo e continuando a salire zigzagando sui tratti divenuti ora più detritici, arriviamo in vetta. Il Monte Prena è una cima del Sentiero del Centenario e come ovvio che sia di questi periodi, molto carica di escursionisti. Lo sguardo si perde all’infinito e quello che ci affascina è sempre il senso di libertà che solo la conquista di queste cime può regalare. Dopo la consueta pausa decidiamo di scendere e al bivio di salita delle due vie, prendiamo verso la sinistra della cresta impegnando la via Brancadoro. D’impatto il disarrampicare è sempre meno intuitivo è la nostra concentrazione è sempre molto alta. In alcuni casi la via è fornita di soste fisse (Spit e Cordini + corde fisse) e noi in due situazioni decidiamo di attrezzare due doppie per scendere con più sicurezza. Nella parte finale della via il grado va a diminuire sensibilmente e i nostri passi si fanno più rapidi. Arrivati alla sella sotto cima delle Veticole il sentiero, divenuto più morbido e ben visibile, ci riconduce con meni di 1 ora al punto di partenza. Voltandoci indietro e osservando la maestosità del Monte Prena, ci sentiamo appagati e soddisfatti della bella riuscita dell’escursione dove, di certo, la componente magica di tutto è vivere tali esperienze tra amici e compagni di scalata che condividono all’unisono le stesse vere passioni.

Da Campo Imperatore  - "Via dei Laghetti/Via Brancadoro" Monte Prena
Da Campo Imperatore – “Via dei Laghetti/Via Brancadoro” Monte Prena (Earth)
Da Campo Imperatore – “Via dei Laghetti/Via Brancadoro” Monte Prena

Dati tecnici

  • Sviluppo: 200/200 m circa
  • Difficoltà: PD- II/III
  • Difficoltà obbligatoria: III
  • Impegno: R1/III
  • Esposizione: Sud/Est
  • Materiale necessario: normale dotazione alpinistica. Una corda da 60M – soste sicure.

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Da Campo Imperatore – “Via dei Laghetti/Via Brancadoro” Monte Prena

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: Km 9.0
  • Tempo di percorrenza: 8 ore
  • Quota partenza: Mt 1716
  • Quota Arrivo: Mt 2561
  • Grado escursione: EEA
  • Dislivello Salita: Mt 894
  • Dislivello Discesa: Mt 897
  • Previsione meteo: Cielo buono con leggere nubi sparse ma in costante assenza di vento.

Foto

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