Da Foce di Montemonaco per anello Canale “Sasso Borghese”

  • 13-02-2022

Descrizioni escursione:

Le giornate si susseguono e inevitabilmente siamo sempre attratti dalla voglia di evadere almeno per un giorno dalla frenesia del sistema che ci ruota attorno. Per noi la migliore valvola di sfogo si chiama…MONTAGNA! Anche oggi con un meteo non proprio perfetto abbiamo deciso di affrontare un’altra uscita tra le montagne di casa, quelle che più amiamo e che oramai ci scorrono nelle vene, quelle dove si annidano i ricordi più lontani e le esperienze più intense. I Sibillini, dove nel più profondo vengono racchiuse l’essenze più intense di noi marchigiani e soprattutto per quelli dove la passione l’hanno vista nascere tra queste asperità montuose. Siamo legati a queste montagne e ogni qual volta ci rifugiamo in esse a trovare quella pace e libertà che forse sono alla base delle nostre avventure montane. Oggi nella storica e famosa località di Foce di Montemonaco abbiamo deciso di iniziare il nostro viaggio. Il meteo non ottimale ci ha spinto a risalire il Fosso Il Canale e andare verso il bacino del Laghetto di Palazzo Borghese ( Da Foce di Montemonaco al laghetto di Palazzo Borghese ). Oggi in quattro a spingersi verso questa escursione suggestiva e non troppo altezzosa, ma di certo avvolto tra le freddi giornate invernali, suscita ammirazione e devozione. Come sempre il più giovane di noi apre le danze e si mette a risalire con decisione il sentiero che transita direttamente nel canale. Alessandro è con noi da poco, ma realizza fin da subito che quello che troviamo nelle giornate di montagna e proprio quello che lui stava cercando e che chiedeva da tali avventure. Per lui è la prima volta in zona e piacevolmente osserva l’itinerario ad ogni passo, sfruttando ogni minimo momento per scrutare e capire cosa ci riserva la salita. Il Fosso il Canale è piuttosto lungo in inverno, soprattutto con la neve caduta il giorno prima. Il nostro passo comunque non è banale e tra rami tagliati e neve che sprofonda sotto i nostri piedi ad ogni passo, arriviamo al bacino del lago con due ore e mezza di cammino. Qui lo spettacolo è veramente superlativo e tutto il contesto che abbiamo accanto ci fa sempre una certa impressione. Ci fermiamo qualche istante ad ammirare la maestosità del Sasso Borghese anche se avvolta tra la nebbia. La conformazione dolomitica rende questa porzione di parco molto affascinante e se veduta per la prima volta, tutto ciò aumenta notevolmente. Qui le vie da seguire per arrivare al passo di Sasso Borghese sono molteplici e solo la fitta nebbia che si stratifica man mano che saliamo, ci induce a risalire il piccolo canale Nord-Est che spunta direttamente sopra. Iniziamo la salita con neve non perfetta e nei primi tratti facciamo fatica ad avanzare. Ci leghiamo in conserva a due per sviluppare il tratto più ripido in sicurezza e per non perdere mai il contatto con il compagno vista la poca visibilità. Avanzando le pendenze aumentano e la neve si compatta leggermente e ciò ci fa proseguire più rapidi e senza grosse problematiche. Sulla parte più ripida del canale con pendenze attorno ai 50°, troviamo neve più dura e a tratti ghiacciata. Qui riusciamo ad esprimerci al meglio e “giocare” con il vero ambiente dei canali invernali. Altri passi tra la nebbia ormai fitta e siamo fuori. Siamo nel completo whiteout e la visibilità è pari a zero. Siamo comunque al passo di Sasso Borghese dove transita il sentiero estivo Cai N°261 che giunge dal valico sulla linea di faglia del terremoto del 2016 ( Da Foce a Cima di Palazzo Borghese-Cima di Vallinfante per il fosso Zappacenere ). L’ambiente, anche se immerso nel bianco della nebbia e della neve, è superbo e una leggera nevicata che ci cade addosso, rende il tutto magicamente fiabesco. Lo scenario, quasi surreale, ci offre una visione di queste montagne sempre magica e in simbiosi con le tradizioni e le leggende che ruotano in esse. Decidiamo di scendere verso il Fosso Zappacenere sul sentiero Cai N°154 e così chiudere ad anello la nostra giornata. La via è quella solita che transita sulla Fonte dell’Acero e gli stazzi sopra al fosso. Qui in maniera naturale deviamo direttamente sul fosso, discendendolo verticalmente, abbandonando così il sentiero N°154. La scelta risulta essere molto vantaggiosa, dato che le pendenze del fosso sono molto tranquille e di facile interpretazione. Scendiamo rapidamente fino al bivio che ci riconduce direttamente sul parcheggio posto prima di Foce, luogo estivo per grandiose giornate di barbeque in completo relax. Da qui tramite la strada ritorniamo al nostro punto di partenza nei pressi della Taverna della Montagna, che come sempre ha da offrire tanto a livello culinario e che spesso ci trova favorevoli a fermarci. Oggi purtroppo abbiamo altri piani e a malincuore dobbiamo allontanarci dalle prelibatezze del luogo. Altra giornata sibillinica, con aspetti invernali e notevoli scenari montuosi. Tali posti sono quelli che amiamo e che non smetteremo mai di visitare e che alimentano sempre più la nostra voglia di andare in montagna.

Da Foce di Montemonaco per anello Canale "Sasso Borghese" (Earth)
Da Foce di Montemonaco per anello Canale “Sasso Borghese” (Earth)
Da Foce di Montemonaco per anello Canale "Sasso Borghese"
Da Foce di Montemonaco per anello Canale “Sasso Borghese”

Attrezzatura e Difficoltà:

Escursione invernale con condizioni della neve non ottimali e poco trasformata. Pendii di 45°/50° (PD-). Manto nevoso portante solo sulla parte centrale del canale.

Ramponi – Piccozza – Casco – Corda per eventuale conserva – Materiale alpinistico di base

Dati escursione:

Traccia Gps tramite Wikiloc: Da Foce di Montemonaco per anello Canale “Sasso Borghese”

Punto di inizio escursione:

  • Lunghezza complessiva: 10.5 Km 
  • Tempo di percorrenza: 6 ore
  • Quota partenza: Mt 910
  • Quota Arrivo: Mt 2082
  • Grado escursione: EEAi
  • Dislivello Salita: Mt 1255
  • Dislivello Discesa: Mt 1168
  • Previsione meteo: Cielo coperto e precipitazioni nevoso attorno ai 2000 metri d’altitudine.

Foto

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