Da Doccia per anello Monte Cimone e Cimoncino
- 24/06/2022
Descrizione escursione:
La vita è fatta di esperienze, motivazioni, stimoli e le passioni legano un po’ tali sentimenti, dove cogliere la vera natura di ciò che si sta inseguendo per spingersi sempre più lontano. Le terre sconosciute e che anni addietro non ci saremmo mai immaginati di poterne farvi parte e che invece adesso, allargando i nostri orizzonti stiamo scoprendo come luoghi unici del nostro territorio. In un viaggio di tre giorni siamo andati verso l’Appennino Tosco-Emiliano per goderci la varietà di scenari e le differenze tra ambienti montani e naturalmente per toccare nuove cime percorrendo sentieri e godendo di libere passeggiate. Questa nostra avventura è frutto dello spirito di gruppo e la voglia e la passione che ci accomuna che riesce a farci viaggiare per scoprire, camminare per salire e soprattutto essere uniti per divertirsi. Lo spirito del gruppo e l’amicizia sono le basi per portare a compimento qualsiasi cosa; la fortuna è trovare le persone giuste e stare sulla stessa lunghezza d’onda. In tale cornice di viaggio siamo in quattro, per un perfetto equilibrio e distribuzione dei compiti e la giusta forza mentale da condividere all’unisono. Partiamo per arrivare lontano… Nella nostra prima giornata ci siamo diretti verso il complesso montuoso del Monte Cimone per trovare nel primo giorno un tranquillo trekking senza esagerare troppo, visto che il nostro trasferimento in auto non è proprio simile agli standard domenicali. Arrivati nella piccola e semi desolata località di Doccia del Cimone abbiamo parcheggiato nella splendida area attrezzata, posta a limite della strada carrabile nei pressi dell’agriturismo “Alpe di Sara”. L’ambiente a colpo d’occhio è molto tranquillo e gode di buona posizione per trascorrere le tipiche giornate in pieno relax. Di certo non è il nostro caso, infatti preparati al solito, abbiamo iniziato a camminare per la strada dopo il parcheggio, salendo dentro il bosco senza grossi sforzi fisici. Successivamente abbiamo intercettato un vecchio sentiero che ci ha condotti fino al bivio con il sentiero CAI N°487 che da Roncopiano conduce alla strada di Pian di Cavalarro. Sinceramente i vari segnavia, non proprio fatti a regola d’arte, ci hanno lasciato veramente sconcertati e quasi affranti nel vedere una così poca cura della segnaletica. Comunque la nostra traccia GPS ci ha facilitato il cammino e anche non avendola avuta la via per salire in cima risulta molto facile e decisamente intuitiva. Sulla sella sotto l’ultima risalita prima della vetta un forte vento da nord ci investe prepotentemente, ma abituati a condizioni meteo anche peggiori, proseguiamo la salita con la solita determinazione. Alla fine la cima del Monte Cimone Mt. 2165 s.l.m. è raggiunta con appena un paio d’ore e senza grossi stravolgimenti altimetrici. In cima lo scenario non è proprio di alta montagna e anche il contorno non è il massimo. La struttura che sovrasta il monte è un vecchio presidio militare dell’aereonautica, ma dall’aspetto risulta abbastanza in disuso. Siamo abituati a frequentare montagne dove l’uomo intacca il meno possibile l’ambiente naturale e vedere tale scempio non ci ha fatto mettere un quattro “stelle” a tale cima al massimo due. Incontriamo altri escursionisti saliti dall’altro versante, quello orientale, dove vi sono degli impianti sciistici, dove anche qui, l’uomo ha intaccato commercialmente la piccola montagna emiliana. Qualche scatto per ricordare e scordare al tempo stesso l’ambiente “urbano”, che iniziamo la discesa e dirigerci verso l’altra cima over 2000 del gruppo. Qui l’ambiente più naturale ci rianima lo spirito e la vetta del Monte Cimoncino Mt. 2118 s.l.m. risulta più gradevole ai nostri occhi e soprattutto più “pulita”. Rimaniamo qualche istante per goderci il momento senza voltarci troppo verso la cima del Cimone e non imbatterci nuovamente nella struttura obsoleta che copre la sua sommità. Verso Sud il panorama è completamente diverso e ripreso il cammino, seguendo il sentiero CAI N°447 prima e il N°489 poi riconquistiamo un po’ di serenità montana. L’ambiente più naturale e i sentieri più curati danno al comprensorio montuoso un altro aspetto, quasi sembra di essere su di un’altra montagna. La discesa risulta piacevole e parzialmente soleggiata con un visione sull’entroterra molto suggestiva. Quasi arrivati alla carrabile sul finale del sentiero CAI N°489, ci salta all’occhio una bellissima e insolita casa in stile celtico. In questa occasione rimaniamo affascinati da questo tipo di edifici, così ben curati e ristrutturati a dovere che rendono molto particolare questa zona del parco. Ora dalla carrabile in poi è solo un semplice rientro al parcheggio di Doccia del Cimone, concludendo così un piccolo anello che paesaggisticamente ci ha meravigliato al 50%, ma che ci ha comunque fatto conoscere un nuovo ed insolito territorio montuoso.
La nostra prima giornata è passata come da programma e dopo aver pranzato sull’area attrezzata dove avevamo parcheggiato, ci siamo diretti verso il piccolo abitato di Monte Orsaro alle pendici del Monte Cusna, dove siamo stati accolti nell’omonimo rifugio per il pernottamento e una deliziosa cena. Naturalmente il bello di questi trekking di più giorni è proprio trovare un buon rifugio con un ottima accoglienza e un buon ristoro per ritrovare le giuste energie ed affrontare l’indomani una nuova sfida.
Rifugio Monte Orsaro:
Dati escursione:
Traccia Gps tramite Wikiloc: Da Doccia per anello Monte Cimone e Cimoncino
Punto di inizio escursione:
- Lunghezza complessiva: 12.4 Km
- Tempo di percorrenza: 5 ore
- Quota partenza: Mt 1378
- Quota Arrivo: Mt 2165/2118
- Grado escursione: E
- Dislivello Salita: Mt 970
- Dislivello Discesa: Mt 966
- Previsione meteo: Cielo parzialmente nuvoloso e forte vento in quota, ma con temperature nella media stagionale.
Foto