Da Ripe di Civitella a Monte Girella (Diretta Sorgente)
- 20-01-2019
Descrizione escursione:
In piena stagione invernale e con un meteo non proprio favorevole per avventurarci su itinerari più complessi, decidiamo di giocare in casa e calpestare i già noti sentieri dei Monti Gemelli. Questi due comprensori montuosi, legati al parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sono da molti presi in considerazione solo per semplici escursioni primaverili ed estive, ma anche nella stagione più fredda dell’anno si rilevano divertenti e in alcuni casi anche discretamente impegnativi. Noi oggi abbiamo voluto provare il gusto di salire in via diretta la vetta del Monte Girella 1814 Mt s.l.m. e sviluppare un percorso alternativo che può essere impegnato solo in questa stagione. Le uscite invernali sono ben diverse dalle altre per complessità, attrezzatura utilizzata e continui cambiamenti climatici. Oggi infatti la nostra giornata parte con un cielo coperto e un vento che muove rapidamente la coltre di nuvole da nord a sud. Il percorso che cerchiamo è la classica salita che dalla chiesetta di San Giovanni, poco sopra Ripe di Civitella, sale verso il versante occidentale della montagna. Il manto nevoso è subito presente e anche nel bosco lo scenario è coperto di bianco. I nostri passi affondano quasi di continuo rallentando la nostra marcia. Naturalmente siamo comunque affascinati dallo spettacolo dei boschi e sentieri completamente imbiancati che rendono tutto l’ambiente immacolato e fiabesco nello stesso contesto. Con un paio d’ore scarse arriviamo al bivio della cresta est che conduce direttamente vetta, da dove successivamente scenderemo. Qui prendiamo il sentiero N° 405 che porta alla sorgente Girella e al Lago. Decidiamo prontamente di indossare i ramponi e prendere la picca in mano per facilitare il cammino e sviluppare la via in piena sicurezza. La neve si fa più consistente e con mezz’ora scarsa arriviamo alla sorgente. Qui rimaniamo pochi istanti ad ammirare il monte Foltrone, che si mostra, anch’esso, nel suo aspetto invernale e coperto parzialmente da una leggera coltre di nubi. Da qui il nostro sguardo si concentra verso la vetta del Monte Girella e soprattutto sulla via da seguire. Il pendio che ci si pone di fronte non è proprio leggero e l’uscita che scrutiamo finisce in un canalino con una pendenza importante. Poche parole, piccozza stretta tra le mani e su in piena salita. La neve regge solo in parte e i nostri passi affondano un po’, prima di incontrare la parte più consistente del manto nevoso. Nonostante ciò saliamo rapidamente e il divertimento legato alla passione con la giusta prudenza, fanno sì che con meno di un’ora siamo all’uscita della cresta. La vetta è ad una manciata di passi e con enorme soddisfazione la tocchiamo fieri e felici. Nella sua semplicità la nostra piccola montagna ci ha regalato un bel giro con salita diretta fino in vetta e con pendenze nella parte centrale del canale arrivate fino a 50°. Sostiamo qualche istante per rifocillarci un minimo e continuare ad ammirare la nostra impresa. Dopo il piccolo ristoro e con la nebbia che in aumento, decidiamo di iniziare la discesa dalla cresta est. Sfruttiamo al massimo li dispositivo GPS per orientarci al meglio e imboccare il sentiero di ritorno senza perdere tempo utile. Nel bosco la nebbia è sparita e ora una piacevole nevicata ci accompagna fino alla macchina per concludere così la nostra escursione ad anello.
Attrezzatura e Difficoltà:
Escursione invernale con condizioni della neve non ottimali e pendii di 45°/50° (PD-) da impegnare con cautela.
Ramponi – Piccozza
Dati escursione:
Traccia Gps tramite Wikiloc: Da Ripe di Civitella a Monte Girella (Diretta Sorgente)
Punto di inizio escursione:
- Lunghezza complessiva: Km 8.5
- Tempo di percorrenza: 7 ore
- Quota partenza: Mt 881
- Quota Arrivo: Mt 1814
- Grado escursione: EEAi
- Dislivello Salita: Mt 1020
- Dislivello Discesa: Mt 1020
- Previsione meteo: Cielo coperto alla partenza. Vento moderato all’inizio ma in netto peggioramento nelle ore centrali della giornata. Nebbia e leggera nevicata al rientro.
Foto