Dal Sacro Cuore alla “Grande del Gorzano”
- 08-02-2020
Descrizione escursione:
Esperienze che accrescono esperienza…questo è l’epilogo di tali giornate che ti segnano profondamente nell’anima e ti aiutano maggiormente a realizzare i propri sogni. Questa semplice avventura identifica ciò che ogni amante di montagna vorrebbe raccontare negli anni e narrando storie iniziare tali racconti con…”quel giorno io c’ero”. Oggi abbiamo provato proprio questo e con grande emozione realizzato qualcosa di particolare. In fondo l’escursione vera e propria è stata la giornata vissuta insieme e soprattutto vissuta con un pezzo di storia dell’alpinismo delle nostre zone e di tutto il centro Italia. Possiamo solo ringraziare il destino che ci ha condotti a prendere al volo tale occasione, dove fisseremo nella memoria un ricordo grandioso e unico. Con noi a calpestare sentieri e battere traccia c’era Franchino Franceschini, guida alpina e grande conoscitore di montagna a 360°, con grande esperienza e immensa determinazione. Nella nostra piccola realtà, Franchino ha realizzato negli anni qualcosa di nuovo e diverso e ci ha guidato in questa escursione con passione e voglia di seguire insieme un comune obiettivo. La giornata, come solitamente la segniamo nel taccuino, è iniziata all’albeggio. Anche qui ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda della nostra guida. Le montagne non aspettano l’ora di pranzo, preferiscono le buone colazioni… D’altronde per sviluppare una via di ghiaccio le condizioni sono particolarmente difficili da trovare, ma in questo insolito inverno, povero di precipitazioni nevose, ma moderato con le temperature, certe situazioni sono venute ad intrecciarsi. Infatti oggi queste condizioni si sono incastonate a dovere per regalarci l’ennesimo spettacolo che solo madre natura può offrirci. Siamo sui Monti della Laga nei pressi dello storico abitato di Amatrice, reso ormai una landa desolata e con pochi cantieri visibili che identificano la ricostruzione. Superiamo il lungo viale e ci dirigiamo verso il piccolo abitato di Capricchia. Da qui saliamo verso il parcheggio del Sacro Cuore 1300 Mt s.l.m. La strada è leggermente coperta di neve, ma sfruttando il 4×4 arriviamo a destinazione senza problemi. La temperatura è sotto zero e quindi ci prepariamo rapidamente per non rimanere troppo fermi al freddo e al gelo. Impegniamo il sentiero classico che sale verso il Gorzano. La traccia fino al bivio è molto evidente, dato che questi luoghi sono ben frequentati in tutte le stagioni. Molti escursionisti salgono per molteplici itinerari e per godersi la bellezza della Laga. Arrivati alla biforcazione decidiamo di risalire direttamente il fosso di Selva Grande e trovarci in maniera più selvaggia tra queste gole. Osserviamo diversi canali e anche qui le condizioni variano spesso. In alcuni di essi il ghiaccio e di buona consistenza e numerose sono le colate che si offrono per salire e divertirsi adeguatamente (NONCIHOMBOZZO). La neve aumenta e i passi affondano tra scivoli e accumuli. Con 1 e 45 minuti siamo alla base della cascata. Dinanzi abbiamo qualcosa di unico, e come sempre accade gli sguardi si perdono per qualche istante ad ammirare lo scenario di ghiaccio che incombe su di noi. Iniziamo a prepararci per salire in sicurezza. Naturalmente qui l’opera di Franchino entra in gioco e allestisce una sosta per superare agevolmente i primi salti. Arrivati alla base del verticale, il momento della salita è predominante. Franchino con tranquillità e suprema manualità si arma per iniziare a salire e da sotto siamo a dargli corda per facilitargli la salita. Un attimo realizzo, tra stupore ed emozione, che siamo con una leggenda di un alpinismo di altri tempi di cui le gesta ci venivano raccontate da ragazzi. Ammirazione immortale e grandi stimoli per dimostrare a noi stessi che siamo in grado di esserci. La semplicità con cui sale è disarmante e tutto appare così naturale che sembra un gioco per bambini. Il gioco è, ma solo per alpinisti esperti. Il ghiaccio non è dei migliori e il doppio strato rende più lenta la salita. Le continue variazioni di temperatura hanno trasformato la stratificazioni per giorni e hanno formato molteplici corpi di ghiaccio dove entrambe le picche entrano con difficoltà. Sembra di essere sotto un continuo bombardamento e i cristalli che vengono giù ci colpiscono violentemente. In questi momenti il casco è il nostro miglior amico. La via è delineata e alla fine della cascata la sosta è “spittata” sul lato sinistro del fosso. Ora attendiamo la discesa di Franchino in doppia per iniziare la nostra salita con più tranquillità. Sotto l’attenta guida iniziamo a salire anche noi la Grande del Gorzano per godere della bellezza di questa nuova esperienza. Le cascate sono aspetti importanti di un alpinismo vero e proprio e godere di certe occasioni rende sempre più affascinante la passione per le montagne. Dopo varie salite e preziosi consigli che mettiamo nel nostro bagaglio di esperienza, lasciamo il posto ad altri alpinisti che amano, come noi, certi ambienti. La giornata volge al termine e risistemato tutto il materiale, iniziamo a scendere riprendendo il sentiero che scende dallo stazzo di Gorzano. Qui con un’ora abbondante siamo alla macchina per concludere così una giornata colma di soddisfazione, esperienza e naturalmente amicizia, dove abbiamo potuto cogliere, oltre che la tecnica, la professionalità e la competenza e determinati valori che in questo momento sono difficili da trovare in un alpinismo fatto di troppa apparenza e meno sostanza.
Attrezzatura e Difficoltà:
Escursione invernale con poca neve. Ghiaccio doppio strato e non in ottime condizioni causa innalzamento delle temperature. Sosta sopra la cascata a doppio Spit.
Fattore tecnico Cascata:
- Dislivello avvicinamento: 400 m circa
- Sviluppo avvicinamento: 3.5 Km
- Orario avvicinamento: 2.00 ore
- Difficoltà: III/4
- Sviluppo: 50m circa
- Quota: 1800 m circa
- Esposizione: Nord
Ramponi – Doppia Piccozza – Casco – Imbrago – Corda – Materiale Tecnico per arrampicata
Dati escursione:
Traccia Gps tramite Wikiloc: Dal Sacro Cuore alla Grande del Gorzano
Punto di inizio escursione:
- Lunghezza complessiva: Km 5.7
- Tempo di percorrenza: 5 ore
- Quota partenza: Mt 1378
- Quota Arrivo: Mt 1771
- Grado escursione: EEAi
- Dislivello Salita: Mt 466
- Dislivello Discesa: Mt 469
- Previsione meteo: Cielo terso e completa escursione con assenza di vento e meteo stabile.
Foto